Il film di Marc Forster, tratto dal romanzo best seller di Khaled Hosseini, narra l’amicizia profonda che unisce due ragazzi di condizione sociale diversa e di diversa etnia che trascorrono l’infanzia assieme a Kabul, condividendo ogni istante della propria vita.
Amir è figlio di uno dei più potenti capi pashtun, mentre Hassan è figlio del servitore azara.
Alterne vicende porteranno Amir a “tradire” il suo devotissimo compagno e questo rimorso lo perseguiterà per sempre.
Sullo sfondo, la caduta della monarchia afgana, l’invasione sovietica, la fuga in Pakistan e l’avvento del regime talebano.
Amir e suo padre riescono a rifugiarsi negli Stati Uniti, ove il ragazzo studia, si diploma, sposa la giovane Soraya e corona il suo eterno sogno di scrittore. Ma una telefonata improvvisa da parte di un vecchio amico di famiglia, sconvolge la sua nuova esistenza e lo spinge a tornare nel Paese di origine, dove lo attende una sconvolgente verità…
Il film che unisce attori professionisti a non-attori provenienti dall’Afganistan e dall’Asia Centrale, è una storia ricca di sentimento e che esamina, con estrema veridicità, gli stati d’animo dei protagonisti.
Il paesaggio afgano e pakistano è fotografato in tutta la sua bellezza ed immensità. Non mancano scene drammatiche, quali la lapidazione di un’adultera e la descrizione della terribile condizione dei piccoli orfani, costretti a subire le più atroci violenze fisiche e morali.
Un film che non si dimentica, realistico, poetico, profondamente umano: un ritratto a tinte forti di un recente passato.
SILVANA CARLETTI