Ascolta, è l’alba e si sta alzando la preghiera verso il cielo.
Al primo canto se ne uniscono altri ed altri, in tutto il Paese, in tutto il modo; è un alzare le braccia verso il cielo e pregare.
Vieni da me, la porta della mia casa è sempre aperta.
Puoi sederti, restare in piedi, genufletterti, inginocchiarti: sei libero di disporre il tuo corpo nel modo migliore per elevare il tuo spirito.
La mia porta è aperta, è stata sempre aperta.
Ed io, poso venirte da te? Spesso trovo la porta chiusa, sbarrata.
Perché? Non hai fiducia? Lo so, lo so, troppe volte non ci siamo capiti e le cattive intenzioni creavano sempre più steccati, allontanamenti.
Ma ora, vedi, sono qui per invitarti ad aprire anche la tua porta.
Solo in questo modo sarà possibile unirsi e pregare.
Solo in questo modo la dignità di uomo - da parte mia e da parte tua -sarà ampiamente riconosciuta.
E’ difficile? E’ impossibile? E’ necessario provare, sperare.
La speranza, come ha scritto un grande scrittore, è così bella e non costa nulla.
Apri la tua porta, uomo, amico, fratello.
di ARTURO CAPASSO