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VOLVER di Almodovar


domenica 21 maggio 2006 di Silvana Carletti

Argomenti: Prime Cinema


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Un film tutto al femminile, con quattro donne diverse tra loro, ma ognuna con un proprio dramma.

Raimunda, la protagonista (una splendida Penelope Cruz), è una madre giovane, con un marito disoccupato ed una figlia adolescente. Molto forte ed attiva, si rivelerà emotivamente fragile; conduce una vita fatta di sacrifici e rinunce e conserva dentro di sè un terribile segreto. Sua sorella Sole fa la parrucchiera in casa; abbandonata dal marito, si troverà a gestire una situazione più grande di lei. Augustina è un’amica fidata ed affettuosa che accudisce da anni la vecchia zia Paula ed infine Carmen, la madre, vive una doppia vita sospesa tra reale ed irreale. Accanto a loro, la giovanissima figlia di Raimunda, il marito alcolizzato Paco e, sullo sfondo, l’assolato paesaggio della Mancha, una regione spazzata dal vento solano, caldo e soffocante che provoca incendi e pazzia tra gli abitanti.

Il film si snoda tra la cruda quotidianità di una famiglia povera, che si guadagna da vivere con fatica e un mondo di fantasmi, apparizioni, credenze e superstizioni che poi si riveleranno infondate. Tutto si concentra sul dramma di queste donne, legate tra di loro da un destino non sempre felice e ricco di colpi di scena. Un film drammatico che conserva la suspence del thriller, con situazioni tipiche della commedia e che passa da un opposto all’altro, con piacevole sorpresa per lo spettatore. Volver significa “tornare” e, per tutte le protagoniste, vi è un ritorno: alla vita, per Carmen, alla morte per Augustina e la Zia Paula, ad una nuova identità per le due sorelle.

Almodovar, ancora una volta, fa centro sui sentimenti e sulle emozioni, regalandoci una storia molto veritiera, forte, intensa, raccontata e ritratta sul paesaggio di una Spagna arida , con le sue strade strette, le case bianche sotto il sole bruciante e con tutto il fascino e il mistero di un popolo straordinario.

SILVANA CARLETTI