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La famiglia sana esiste?


mercoledì 30 agosto 2006

Argomenti: Sociologia


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Un sano nucleo familiare, composto da persone inevitabilmente diverse fra loro, dovrebbe essere un luogo di scambio affettuoso e di crescita ma, dove questo non fosse possibile, dovrebbe almeno permettere una sana gestione di spazi propri e altrui. Attualmente, però, ci sono un discreto numero di famiglie disgregate, e per disgregazione non intendo solo le famiglie malamente separate.

Esistono molte coppie, infatti, che continuano a stare insieme anche quando il rapporto è esaurito per una serie di motivi spesso fittizi: per le apparenze, per i figli, per interessi economici, per la paura di stare soli o di dover ricominciare, ecc. Questo malinteso senso del significato di ‘famiglia’ provoca, a volte, l’insorgere nei figli adolescenti di disturbi quali anoressia, bulimia, attacchi di panico, ansia, disadattamento, ecc.. che altro non sono che la ‘presa in carico’ di situazioni familiari ormai svuotate.

Quando all’interno di una famiglia la coppia genitoriale, anche dopo tentativi di risanamento non è più recuperabile, l’attuazione di una separazione gestita con civiltà e protezione dei figli, risulta essere l’unica scelta da fare. E’ un atto di responsabilità da parte dei genitori riconoscere la fine del rapporto coniugale e renderne partecipi i figli. Ci sono padri che, assenti in casa durante la vita matrimoniale, dopo la separazione sono riusciti a modificare propri comportamenti, permettendo loro di instaurare/recuperare, grazie anche all’intelligente atteggiamento della ex-moglie, il rapporto con i figli. E’ più sano anche se doloroso, interrompere legami esauriti in quanto gli stessi legami, a lungo andare, potrebbero rivelarsi dannosi per i figli tanto da instaurare in loro il dover/voler ripetere, una volta adulti, situazioni familiari apprese.

L’importante è cercar di capire perché tante separazioni avvengono dopo pochi anni di matrimonio o addirittura dopo pochi mesi. In questo momento ci sarebbe la necessità di incontri di sostegno per coppie in crisi ma soprattutto per future coppie per quella che si può definire, ‘la grande avventura della vita a due’, per apprendere, cioè, quella capacità di riflessione e comprensione verso il matrimonio, che secondo Whitaker:“...è la grande arena accettabile per sperimentare la vicinanza umana". Quel luogo dove il rapporto viene ricreato/ricercato giorno dopo giorno, dove si può parlare di tutto e si è ascoltati, dove non si è giudicati ma consigliati, dove si può contare su una mano e dove la mano si è disposti a tenderla anche all’esterno per realizzare che il matrimonio prima, e la famiglia poi, non è una risorsa ma è la risorsa. Per dirla come il grande filosofo russo Solovev : “ ...solo all’interno della famiglia l’uomo sente di possedere un valore assoluto, di essere insostituibile. Per questo motivo la famiglia è modello e cellula costitutiva della fratellanza universale e della società umana”.

P.S.

Ospitiamo con piacere questo articolo della D.ssa Annalisa Lo Monaco,

Psicologa Consulente Sessuale e delle Relazioni Affettive

annalisa.lomonaco@libero.it

LA REDAZIONE


 

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