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I Finamore, Storia di una famiglia di intellettuali abruzzesi tra XIX e XX secolo (Associazione Contrappunto di Lanciano)

Una famiglia di intellettuali abruzzesi in un recente studio

TRA STORIA E COSTUME
martedì 8 agosto 2006 di Carlo Vallauri

Argomenti: Folclore e Tradizioni Popolari
Argomenti: Recensioni Libri
Argomenti: Giacomo de Crecchio


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L’Associazione Contrappunto di Lanciano ha pubblicato un interessante volume I Finamore, Storia di una famiglia di intellettuali abruzzesi tra XIX e XX secolo, che costituisce una gradita sorpresa quale opera capace di presentare un affresco documentato e originale. La famiglia Finamore, originaria di Gessopalena, è conosciuta sin da metà del Settecento, espressione di quella borghesia che sa offrire agiatezza economica congiunta con impegno culturale. Gli autori della ricerca sono riusciti, attraverso l’utilizzazione dell’epistolario e di altre carte, a fornirne una preziosa documentazione, introdotta da Giuseppe Maria Gnagnarella.

E Giacomo de Crecchio nel saggio principale del volume segue l’epistolario familiare nella fase immediatamente successiva all’unità nazionale sin dall’epoca in cui Gennaro Finamore era a Napoli per studiare medicina (ed esercitare poi la professione a Gessopalena) ma anche a contatto con Bertrando Spaventa. Si occupa poi del fratello maggiore Vincenzo, di cui sono riportati numerosi manoscritti. Colpisce l’ampio campo di interessi di questi intellettuali di cui vengono illustrati gli aspetti propri di una vita ricca culturalmente e umanamente, specchio di un ambiente che lega l’uno all’altro amici e familiari e che vive di partecipazione intensa a tutto ciò che favorisce l’educazione, le conoscenze filosofiche e naturali. Man mano che si legge il libro, il succedersi e l’incrociarsi delle lettere consentono di valutare meglio le aspirazioni, i gesti, i modi di vivere di persone che sanno innalzarsi ad un livello di alta cultura e che sono di esempio per i loro conterranei.

Altri importanti saggi sono dedicati agli apporti di Gennaro F. di cui Gaetano de Crecchio sottolinea gli aspetti di modernità (tra l’altro sul tema dell’emancipazione della donna) con note precise sia in materia di filosofia che di studio della lingua, e ad Antonio F. autore un opuscolo diffuso a favore di alcuni accusati di “reazione” nell’ottobre 1860, illustrato da Stefano Battustella. Franca Marino si occupa di Rosmunda Romei, perugina e sposa di Gennaro F. Infine Valerio Ruggeri si occupa dei giovani Amedeo e Nino F. che hanno partecipato a fermenti culturali del primo Novecento. Belle e rare illustrazioni accompagnano in particolare l’ultima parte di questo volume che va additato come singolare e rigoroso studio su storie che non sono solo curiosità locali, perché spaziano su momenti caratteristici della cultura al di là degli Abruzzi.

 

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