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La via della seta marittima tra Oriente e Occidente dal XIII al XVII secolo

Museo Nazionale del Palazzo Venezia – Sale Quattrocentesche - 29 settembre 2017 – 28 gennaio 2018
domenica 1 ottobre 2017 di Roberto Benatti

Argomenti: Arte, artisti
Argomenti: Mondo
Argomenti: Mostre, musei, arch.


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La via della seta percorre 8 mila chilometri tra Europa, Medio Oriente e Asia Centrale. Marco Polo, viaggiatore straordinario ha raccontato ne “Il Milione” le peripezie che lo portarono fino alla Cina, paese che ancora oggi possiamo assaporare attraverso i profumi e la sua cultura millenaria. Non da meno la via della seta marittima ci fa riflettere sull’intreccio di culture, religioni, usi e costumi diversi che attraverso lo scambio commerciale di merci si sono perpetuati nel tempo. Attraverso questo commercio i popoli sono cresciuti, si sono evoluti, si sono scambiate conoscenze tecniche e filosofiche.

Dal 29 settembre 2017 al 28 gennaio 2018 nelle sale quattrocentesche di Palazzo Venezia a Roma, presenta oltre 100 oggetti del periodo compreso tra la dinastia Song (960-1279) fino alla tarda epoca Ming (1368-1644). Sono esposti gioielli, porcellane, sete, manufatti antichi, spezie.

Tra i pezzi più significativi si segnala la Caraffa in argento con manico a forma di dragone (XIX sec.) recante incisioni di storie dall’Opera tradizionale cinese; la statua in porcellana di Guanyin Bodhisattva (dinastia Ming 1368-1644 d.C.) proveniente dalla fornace di Dehua; la ceramica bianca e blu con la crocefissione di Cristo (dinastia Qing 1662-1722) e ancora la corona in oro con pietre preziose incastonate ritrovata nella tomba del Principe Liangzhuang (dinastia Ming 1368-1644 d.c).

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Caraffa in argento con manico
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Vaso huluping porcellana bianca e blu
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Statuina di Guanyin delle fornaci di Dehua

Alcuni degli oggetti in mostra provengono da antichi relitti, come quello rinvenuto nel sito del naufragio del Nanhai I in epoca Song (960 – 1279 d.C.), e quelli del Wanli e Nan’ao della dinastia Ming (1368 – 1644 d.C.).

Sono esposti anche preziosi studi di Matteo Ricci che nel 1582 entrò in Cina per portare il Cristianesimo e che redasse diversi studi di matematica, astronomia, geografia che influenzarono notevolmente lo sviluppo delle scienze naturali in Cina.

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Bruciatore per incenso in bronzo
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Punta di cappello con gemme incastonate in oro
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Vaso grande con dragone

La mostra curata da Wei Jun, Direttore del Museo Provinciale del Guangdong e il Museo di Palazzo Venezia, con la collaborazione dell’istituto di archeologia e Beni Culturali del Guangdong ha lo scopo di promuovere la collaborazione tra Italia e Cina e la Promozione del Patrimonio Culturale mondiale come unione tra i popoli per una crescita comune.

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Palazzo Venezia Roma

Il Museo di Guangdong dal design avveniristico e nello stesso tempo tradizionale (una scatola del tesoro su un nastro di smeraldo) si pone tra i più evoluti al mondo. Dal 1957 il Museo ha raccolto una collezione di oltre 176.000 pezzi.

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Museo di Guangdong

L’accordo prevede lo scambio di spazi museali permanenti dedicati alle rispettive culture, al fine di promuovere una maggiore e profonda conoscenza e comprensione tra i due popoli. Il primo significativo modello italiano di musealizzazione fuori dai confini nazionali, è realizzato nel luogo espositivo concesso alla ex Direzione Generale per la valorizzazione del patrimonio culturale, oggi Direzione generale Musei, dalla “State Administration of Cultural Heritage della Repubblica Popolare Cinese” all’interno del Museo Nazionale della Cina, su Piazza Tiananmen, a Pechino.

Li il nostro Paese ha presentato le mostre: “Rinascimento a Firenze. Capolavori e protagonisti” nel 2012, “Roma. Seicento verso il Barocco” nel 2014, “Gloria di Luce e colore. Quattro secoli di pittura a Venezia” nel 2016; “Serie Fuori Serie”, sulla storia del design italiano nel 2017.

L’accordo di reciprocità per la realizzazione delle mostre sulla cultura cinese in Italia prevede la concessione dello spazio delle Sale Quattrocentesche all’interno del Museo Nazionale del Palazzo di Venezia.

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Cortile del Palazzo Venezia
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Interno del museo a Guangdong

La mostra di quest’anno è la quinta delle cinque esposizioni previste dall’accordo, dopo “La Cina Arcaica” nel 2013, “Le leggendarie tombe di Mawangdui” nel 2014, “I tesori della Cina imperiale” nel 2015 e “Capolavori dell’antica porcellana cinese dal Museo di Shanghai X-XIX secolo d.C.” nel 2016.

L’importanza del valore culturale degli scambi compiuti lungo la Via della Seta ricopre un ruolo centrale anche nella Cina odierna. Pochi mesi fa, il presidente cinese Xi Jinping ha infatti annunciato, alla presenza di diversi leader mondiali - tra cui il Capo di governo italiano - la volontà di portare avanti due iniziative di cooperazione internazionale a più livelli dedicate alle direttrici terrestri della ’zona economica della Via della Seta’ e la ’Via della Seta Marittima del XXI secolo’, progetti anche unitamente denominati ’una cintura, una via”.

In questo scenario l’Italia partecipa da protagonista, sostenendo attivamente la valorizzazione della cultura cinese attraverso diverse forme di cooperazione culturale.Nell’antichità la Cina esportava tè, porcellana, seta e merci in metallo ed importava spezie, pietre preziose e altre merci straniere in un continuo arricchimento culturale e di scambio proficuo. L’esposizione è una buona occasione per conoscere più profondamente la cultura cinese e la storia umana che condivide con l’Europa.

P.S.

Museo Nazionale di Palazzo Venezia

Via del Plebiscito, 118 - 00186 Roma tel. +39 0669994284
http://museopalazzovenezia.beniculturali.it
Le persone con difficoltà motoria possono accedere dall’ingresso di Via del Plebiscito, 118
Orario di visita da martedì a domenica dalle 8.30 alle 19.30. La biglietteria chiude alle 18.30.