Non è come sembra una mostra fotografica quella che si è tenuta nel salone delle terme di Levico (Trento) dal 26 luglio al 6 agosto u.s. ma una piccola originalissima esposizione di pitture in acrilico su tela del giovane pittore alsaziano Nicolas Joder.
Non intendo propormi certo quale critico d’arti figurative o esperto di pittura contemporanea ma raccontare il mio stupore e la mia ammirazione per la assoluta perfezione del disegno e l’estrema attenzione al dettaglio sia nella linea che nel colore.
Certo si potrà obiettare che questa di cui parlo è solo tecnica e che l’arte pittorica dovrebbe essere anche altra cosa, comunicazione di pensiero, capacità di esprimere sentimenti ed emozioni ottenuta anche con la magia di tre linee, e via discorrendo.
Sarà così sicuramente e mi rendo conto che questo pittore non possa definirsi un Michelangelo e, men che meno, un Picasso ma confesso la mia debolezza. Questi animali che mi fissano negli occhi e sembrano vogliano parlarmi della loro libertà, della loro fierezza, della consapevolezza di rappresentare uno degli aspetti più belli della creazione a me piacciono tanto e vorrei dire che anche questi loro ‘sguardi intensi’ possano esprimere emozioni e sentimenti forti, in sintonia con quelli di tutti gli altri esseri viventi.
Chissà che per tali ragioni anche l’Arte con la maiuscola, che nella fattispecie secondo i canoni non può entrare dalla porta principale, non possa rientrare dalla finestra?