INFORMAZIONE
CULTURALE
Marzo 2024



HOME PAGE

ARCHIVI RIVISTA

Articoli on-line 7647
Articoli visitati
5085176
Connessi 19

INDICE GENERALE
INDICE MENSILE
RUBRICHE
PASSATO E PRESENTE
EVENTI
ITINERARI E VIAGGI
AVVOCATO AMICO
COSTUME E SOCIETA’
QUADRIFOGLIO
TERZA PAGINA
LETTURE CONSIGLIATE
CULTURA
SCIENZA E DINTORNI
FILATELIA
ARTE E NATURA
COMUNICATI STAMPA
MUSICA E SPETTACOLO
SPORT
ATTUALITA’
LIBRI RECENSITI
AUTORI
Argomenti

Monitorare l'attività del sito RSS 2.0
SITI AMICI

a cura di
Silvana Carletti (Dir.Resp.)
Carlo Vallauri
Giovanna D'Arbitrio
Odino Grubessi
Luciano De Vita (Editore)
On line copyright
2005-2018 by LDVRoma

Ultimo aggiornamento
27 marzo 2024   e  



Sito realizzato con il sistema
di pubblicazione Spip
sotto licenza GPL

Odio Roma!

Elezioni amministrative 2016 a Roma
mercoledì 1 giugno 2016 di Michele Penza

Argomenti: Attualità
Argomenti: Opinioni, riflessioni


Segnala l'articolo ad un amico

Odio Roma per come è ridotta oggi, e diffido soprattutto di coloro che la amano, o proclamano di amarla. Quando leggo manifesti di tanti candidati alle imminenti elezioni amministrative che si propongono per il comune o per le circoscrizioni vantando quale titolo preferenziale il loro amore per la città mi viene l’orticaria. E’ una esperienza che abbiamo fatto troppe volte e ho capito come funziona. E’ vero che la amano. L’amano tanto, è talmente di loro gusto che finiscono col mangiarsela.

Io la detesto Roma, la prenderei a calci, sporca, volgare, trascurata, avvilita com’è dalla immondizia che la sommerge, da quei vigili che si ammalano quando c’è più da lavorare o vanno a riscuotere il pizzo con la macchina di servizio, da quei dipendenti scansafatiche, da quei funzionari che lungi dal funzionare fanno a mezzo coi Casamonica e i Tredicine, dalla maleducazione di quei cittadini che hanno perduto da un paio di generazioni quella civiltà contadina dalla quale provengono senza acquistarne una cittadina che qui solo una esigua minoranza conosce.

Mi sento come uno di quei mariti che quando si sentono abbandonati dalla donna amata reagiscono male e vorrebbero caricarla di botte. Roma la vedo simbolicamente rappresentata da una di quelle povere donne seminude che vedo sul marciapiede di viale Marconi quando rientro tardi la sera e altrettanto dolorosamente, sentendomi di Roma figlio, mi verrebbe voglia di prenderla per il collo e gridarle: ma perché ti sei ridotta così?

Per favore, andiamo a votare, altro mezzo per cambiarla non abbiamo. non lasciamola nel letame dove giace ma, attenzione, non vi fidate più di chi non conoscete. Lo so che la scelta non è facile ma una cosa è certa: i peggio sono quelli che dicono di amarla! -