Ma chi l’ha detto? Devo averlo letto o sentito da qualche parte questo sommesso consiglio ma non ricordo più quando né dove ma mi risuona in testa come la nota d’una canzone di tanto tempo fa, di cui nessuno sa più il titolo.

Le altre note non le ricordo ma deve trattarsi del frammento di un discorso cui sicuramente manca un seguito che forse potrebbe essere, non so, vado a caso, ”non rubare se non hai un ruolo importante, se non hai amici e complici temuti e collocati al posto giusto, se poi non vuoi fare le parti giuste coi compari, se non sei inserito in una banda bene introdotta e ammanigliata nei centri di potere” e via così discorrendo...

Solo così potrà andarti sicuramente bene, nel senso che per lungo tempo sarai invisibile agli occhi di poliziotti e magistrati, potrai operare e arricchire indisturbato e sicuro che quando la certezza dell’immunità ti avrà indotto a esagerare, avrai addirittura ficcato loro le dita negli occhi e non potranno più far finta di non vederti ti cercheranno, ti inviteranno cortesemente a colloquio, ti chiederanno di fornire tutte le spiegazioni del caso, faranno finta di crederti e male che ti vada te ne tornerai a casa tua con una piccola condanna formale ai domiciliari in attesa che fra cinque anni, sedate le acque e puntata su altri casi l’attenzione dei media, una benevola corte d’appello la cancelli del tutto.

Sepp Blatter Presidente FIFA

Pensavo a tutto questo leggendo le notizie di questi giorni che si riferiscono, per esempio, al sig. Blatter, un vecchio ed esimio mascalzone che da anni sta facendo, come suol dirsi con una bella immagine barocca, carne di porco al vertice del comitato olimpico vendendo le assegnazioni di sede dei massimi eventi sportivi, cosa arcinota da sempre a tutti nell’ambiente e di fama universale che, tuttavia, non gli ha impedito di essere democraticamente rieletto (si fa per dire) e confermato al suo posto. Pare che solo adesso sarà inquisito col suo vice Platini dalle autorità svizzere. Buon lavoro!

Pensate che sia il caso di preoccuparsi per lui? Ma per carità! Mica è un clandestino! E’ un riccone, e poi sta in Svizzera! E’ il paradiso dei banchieri e quella di reggere il sacco ai marpioni è la specialità della casa.

Altra confortante notizia riguarda i consiglieri della Regione Lazio: il signor Franco Fiorito non era solo ma in ottima compagnia a scialacquare il nostro denaro. Saranno ora inquisiti altri quattro consiglieri della stessa annata assieme a quattro imprenditori. E pensare che lui poverino lo diceva sempre; “ma perché solo a me quando siamo in tanti?”

Franco Fiorito

E già, perché? Lo vedete che era doveroso prestar fede a un galantuomo di quella stazza? (Mica dico sulla parola, intendevo fare i controlli).

Ma tutto questo in realtà è solo materia di ordinaria amministrazione, tutta roba alla quale siamo più che avvezzi, minestra di casa. La novità autentica è tutt’altra, è che alla Grande Impostura, intendo quella di dimensioni cosmiche e connotazioni razziste del primato assoluto dei nordici sui sudici, è finalmente caduta la maschera, e il re assieme alla regina, anzi, per l’esattezza, la cancelliera, sono apparsi in tutta la loro oscena nudità al cospetto del mondo.

Parlo ovviamente della truffa della Volkswagen spudoratamente e consapevolmente perpetrata ai danni di milioni di clienti che fiduciosi ne hanno acquistato le automobili, con l’aggravante del danno alla salute di tutti noi che ne respiriamo i gas di scarico.

Complimenti anche al dr. Schauble, ministro delle finanze tedesco, che dall’alto della sua sedia a rotelle non perde occasione per lanciare a tutti noi, cialtroni neolatini, europei di seconda classe o balcanici di basso macello, i suoi alti e severi moniti e le sue esortazioni al rigore e alla serietà.

Come non riconoscere che ha ragione da vendere e ne avrebbe assai di più se girasse la carrozzina a 360 gradi? Ohè, mettiamoci in riga una buona volta, e schiaffiamocelo in testa! Un po’ di correttezza e di onestà dovrebbero mantenerla tutti, sia nei conti e nei bilanci che nelle relazioni fra individui e fra stati, che diamine!

E magari anche un po’ meno di spocchia. Non c’è rimasto proprio nulla che possa giustificarla.