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PREMIO PAVONCELLA, DEDICATO ALLA CREATIVITÁ FEMMINILE

IV Edizione 2015 dell’importante evento culturale a Sabaudia
domenica 7 giugno 2015 di Giovanna D’Arbitrio

Argomenti: Premi


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Il 6 giugno 2015, alle ore 18,00, presso l’auditorio del Parco Nazionale del Circeo, ha avuto luogo la quarta edizione del ”Premio Pavoncella” dedicato alla creatività femminile”, ideato e organizzato da Francesca d’Oriano, presidente dell’associazione “ArteOltre”, la quale nel 2011 propose di offrire un riconoscimento alle donne in vari campi: imprenditoria, ricerca scientifica, creatività artistica, narrativa italiana, saggistica, opera prima e sport. Con soddisfazione si sottolinea che il Premio gode ora dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, che va ad aggiungersi al Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Regione Lazio, della Provincia di Latina, del Comune di Sabaudia, del Parco Nazionale del Circeo e della Proloco del Comune di Sabaudia.

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Francesca d’Oriano

La Giuria, formata da autorevoli giornaliste e presieduta da Fiorenza Taricone (ordinario di Storia delle dottrine politiche presso l’Università di Cassino e del Lazio meridionale), anche quest’anno ha assegnato il Premio a donne che si sono distinte per aver conseguito traguardi significativi in vari campi a livello regionale e nazionale. Ulteriori informazioni sulla giuria, si possono trovare sul sito premiopavoncella.com

L’importante evento culturale anche quest’anno si è svolto all’insegna della “qualità”, riuscendo a coniugare serietà e professionalità con intensità di emozioni, cordialità ed empatia.

L’attrice Giuliana LoJodice, madrina della manifestazione, ha letto con magistrale bravura pagine tratte dai libri premiati, mentre Isabella Di Chio, volto noto del Tgr Lazio, ha condotto la serata con effervescente, spontanea verve.

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Giuliana Lojodice

Come ha evidenziato il giornalista Romano Tripodi, accanto alle “eccellenze in rosa” in questa quarta edizione, particolare rilievo è stato dato a vere e proprie “Donne Coraggio”, donne in trincea, capaci, di gettare il cuore oltre l’ostacolo, pur di perseguire, anche a rischio della vita, quella missione civile o religiosa che è stata da sempre al centro della loro scelta di vita. Eccone i nomi, accompagnati dalle motivazioni dell’assegnazione premi che le candidate hanno ricevuto dalle mani di autorevoli personaggi del mondo della cultura e della politica:

- Lucia Aielli, giudice anticamorra del Tribunale di Latina, minacciata dalla criminalità organizzata per il processo “Damasco 2” conclusosi per merito suo con la condanna di 33 imputati. A lei per la prima volta il Pavoncella ha conferito la speciale menzione di “Donna dell’anno”.

- Nadia Cersosimo, direttrice del carcere di Paliano, dove sono detenuti i collaboratori di giustizia, premiata come “Donna dello Stato, Donna per lo Stato” per avere creato, in un sistema carcerario ancora obsoleto, una struttura unica nel suo genere, che fa del riscatto dei detenuti, la sua missione sociale, associando cultura e lavoro.

- Quattro anziane suore francescane del Sacro Cuore di Kormakiti, piccola enclave cattolica-maronita nella parte turca di Cipro, le quali con coraggio da oltre 40 anni assistono bambini e adulti. Per il loro impegno hanno ricevuto il “Pavoncella per il Sociale” sotto forma di una donazione che consentirà loro di acquistare una o più pompe di calore per alleviare i rigori dell’inverno nell’isola.

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Anna Somma

- Chiara Palazzini, docente presso la Pontificia Università Lateranense di Roma e collaboratrice del progetto “Speak up” dell’Ospedale Pediatrico “Bambin Gesù” di Roma, Premiata sempre per il Sociale, poiché riesce a coniugare perfettamente il suo essere docente universitario con il volontariato.

A queste “donne coraggio”, vanno ad aggiungersi i riconoscimenti per le “eccellenze rosa”, come Anna Somma e Daniela Luvero, premiate per la ricerca scientifica; Francesca Storaro, Anna Di Prospero e Verusca Neroni, scelte per la creatività artistica; Cinzia Tedesco, premiata per la creatività musicale; Luisa Bussi e Alice Ranucci, per il Romanzo e l’Opera Prima; Patrizia Marasca e Cristina Fontebasso, per l’imprenditoria, Roberta Traballesi, per l’impegno ed i risultati ottenuti nel corso di laurea in economia aziendale presso l’università Federico II di Napoli.

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Francesca Doriano - Isabella Di Chio - Romano Tripodi

Poiché amo la mia città, sono davvero felice per i premi assegnati a due giovani donne napoletane ben presentate da Romano Tripodi in un comunicato stampa in cui sottolinea:

C’è profumo di Napoli nella IV edizione del Premio “Pavoncella alla creatività femminile”: due delle “eccellenze” in rosa che si sono distinte in campo nazionale per l’impegno nello studio o per i traguardi raggiunti nella ricerca scientifica, ed in particolare nella lotta ai tumori, sono cresciute all’ombra del Vesuvio. Parliamo di Roberta Traballesi, giovane neolaureata in Economia e Management presso l’Università Federico II, e di Anna Somma, medico specialista in anatomia patologica presso lo stesso Ateneo.

Ad entrambe la Giuria del “Pavoncella” ha voluto assegnare, insieme all’ artistica targa con il simbolo del premio, una borsa di studio messa a disposizione da Aubay e Umana, due degli sponsor, che pur in periodo di crisi hanno voluto fare proprio il messaggio profondo, in termini etici e sociali, del Premio Pavoncella

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Roberta Traballesi

Il premio a Roberta Traballesi vuole essere inoltre e, soprattutto, un doveroso omaggio, a venti anni dalla prematura scomparsa, al professor Raffaele d’Oriano, indimenticabile Capo Dipartimento Ragioneria presso la Federico II di Napoli, che ha avuto il merito di aprire a centinaia di studenti, coniugando sapienza didattica ad umanità, il mondo accademico. E non è quindi un caso che nella motivazione del “Pavoncella”, assegnato alla neolaureata Roberta Traballesi, vengano sottolineate proprio quelle doti che Raffaele d’Oriano, aveva sempre cercato di trasmettere ai suoi allievi.

Anna Somma appartiene invece a quel gruppo di giovani donne che fanno della Ricerca la loro ragione professionale, pur nella carenza endemica delle risorse istituzionali. A lei il merito di dedicare impegno e passione allo studio dei craniofaringiomi, rari e peculiari tumori intracranici, con una ricerca tesa all’individuazione di quei marcatori attraverso i quali riconoscere pazienti a rischio di recidività. E parlando di napoletanità del premio da citare la presenza costante, sin dalla prima edizione della Grimaldi Lines, con una crociera capace di restituire sorriso e gioia di vivere ad un bambino uscito dal tunnel del tumore ed ai suoi genitori”.

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Prof Raffele d’Oriano

Nel corso della manifestazione, inoltre, più volte è stato ripetuto alle donne premiate l’augurio di rimanere in Italia, poiché davvero preoccupante appare il fenomeno della “fuga di cervelli” all’estero, fenomeno certamente più presente nel Meridione.

Quest’anno Francesca d’Oriano ha voluto inserire tra i giurati anche la sottoscritta che ha accettato per amore di Sabaudia e della famiglia d’Oriano, in particolare per il caro amico Raffaele d’Oriano, di cui rimpiangiamo la prematura scomparsa, un uomo che ha dato lustro a Napoli con il suo impegno culturale ed etico.

Ci congratuliamo, infine, con Francesca d’Oriano e Romano Tripodi, con i loro validi collaboratori e sponsor per aver organizzato alla perfezione un evento di grande spessore culturale.

Maggiori dettagli sulle donne premiate (foto e curricula), sul sito

 

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