INFORMAZIONE
CULTURALE
Marzo 2024



HOME PAGE

ARCHIVI RIVISTA

Articoli on-line 7618
Articoli visitati
5068408
Connessi 10

INDICE GENERALE
INDICE MENSILE
RUBRICHE
PASSATO E PRESENTE
EVENTI
ITINERARI E VIAGGI
AVVOCATO AMICO
COSTUME E SOCIETA’
QUADRIFOGLIO
TERZA PAGINA
LETTURE CONSIGLIATE
CULTURA
SCIENZA E DINTORNI
FILATELIA
ARTE E NATURA
COMUNICATI STAMPA
MUSICA E SPETTACOLO
SPORT
ATTUALITA’
LIBRI RECENSITI
AUTORI
Argomenti

Monitorare l'attività del sito RSS 2.0
SITI AMICI

a cura di
Silvana Carletti (Dir.Resp.)
Carlo Vallauri
Giovanna D'Arbitrio
Odino Grubessi
Luciano De Vita (Editore)
On line copyright
2005-2018 by LDVRoma

Ultimo aggiornamento
18 marzo 2024   e  



Sito realizzato con il sistema
di pubblicazione Spip
sotto licenza GPL

Rubrica: CULTURA


JPEG - 33.2 Kb
fig 1 Benjamin Britten

Benjamin Britten, un grande dimenticato

La vita e l’opera di un artista che ignorò le regole di una vita borghese, vivendo della sua arte e dell’amore per il suo compagno, fino alla morte
domenica 1 dicembre 2013 di Maria Grazia Teodori

Argomenti: Musica, Concerto, Balletto
Argomenti: Personaggi famosi/storici


Segnala l'articolo ad un amico

Quest’anno diverse celebrazioni hanno riguardato personaggi illustri. Nel mio piccolo, anche io ho contribuito alla loro rievocazione. Bisogna però dire che la commemorazione è in se una forma di guadagno molto semplice e proficuo che non implica una vera conoscenza del commemorato o delle sue opere. Molti altri artisti sono stati ignorati sia per insipienza sia per puro e semplice disinteresse dovuto alla scarsa notorietà presso il grande pubblico cosa che non consente un ritorno di carattere economico.

JPEG - 9.5 Kb
I Tre Tenori

La faccenda è simile all’operazione, assolutamente commerciale, dei celeberrimi concerti dei “Tre Tenori” che si esibivano in tutto il mondo davanti a platee di ogni tipo –voglio ricordare in particolare quelle americane dove una massa immensa di obesi sdraiati su un prato mangiando pollo fritto e hamburger ascoltava “Nessun dorma” chiamandolo “Vincerò” e non avendo la più pallida idea dell’opera da cui l’aria era tratta e cioè “Turandot” di Giacomo Puccini.

Che dire dei centocinquanta anni dalla nascita di Pietro Mascagni (7 dicembre 1863), di cui mi vergognerei di dover citare le opere o dei duecentocinquanta di Johann Simon Mayr (14 giugno 1763), illustre compositore del suo tempo nonché maestro, tra gli altri, di Gaetano Donizetti. E che dire dei centocinquanta anni dalla nascita di Gabriele D’Annunzio (12 marzo 1863)?

Quella che credo però essere la dimenticanza più grave in ambito musicale è quella che riguarda Benjamin Britten (fig. 1) il più grande compositore inglese del XX secolo di cui ricorre il centenario dalla nascita avvenuta il 22 novembre 1913. Inglese, come il nome stesso suggerisce, è uno dei pochi musicisti nati in quel paese, prima dell’avvento della musica Rock, oltre Henry Purcell, George Frederich Händel (1659 – 1695) e Edward Elgar (1857-1934), se non si vogliono considerare George Frederich Händel, nato in Germania ma naturalizzato inglese e Franz Joseph Haydn (1732 - 1809) che, ormai anziano, per due brevi periodi soggiornò in Inghilterra, dove era famosissimo e dove compose la Sinfonia di Londra sua ultima sinfonia e ultima di quelle del ciclo londinese.

JPEG - 46.2 Kb
Henry Purcell (1659 – 1695)
JPEG - 25.8 Kb
Edward Elgar (1857-1934)
JPEG - 17.1 Kb
George Frederich Händel (1685 - 1759)
JPEG - 48.2 Kb
Franz Joseph Haydn (1732 - 1809)

Britten nasce il giorno di Santa Cecilia, protettrice dei musicisti, a Lowestoft. Vive in un ambiente colto, dove la musica è tenuta in grande considerazione sia dalla madre, una cantante dilettante che dal padre, un dentista. Precocissimo talento studia composizione, pianoforte, canto e direzione d’orchestra.

JPEG - 25.3 Kb
fig 2 - Wystan Hugh Auden & Benjamin Britten
JPEG - 24 Kb
fig 3 - BenjaminBritten e PeterPears 1943 (by KennethGreen)

Collaboratore del poeta Wystan Hugh Auden (fig. 2) di cui subisce il fascino, si trasferì con lui insieme al tenore Peter Pears (fig. 3) divenuto suo amante in America nel 1932 dove fondò insieme con altri artisti l’English Opera Group. Interessato al teatro d’opera, nonostante si dicesse da sempre che “la lingua inglese fosse una lingua impossibile da cantare”, dopo aver ottenuto notorietà con la Sinfonietta (1932) va e viene dall’Inghilterra sempre componendo e insieme a Pars,

JPEG - 7.8 Kb
fig 4 -Peter Grimms

cui scriverà in viaggio verso New York “sono tremendamente innamorato di te”, decide di trasferirsi definitivamente in America nel 1939 in previsione della guerra.

Nel 1945 compone l’opera Peter Grimes riportando in auge in pieno XX secolo un genere ormai abbandonato. La sua musica risente dell’influenza di vari autori tra cui Alban Berg, Igor Stravinsky, Modest Musorgskij ma con un’attenzione estrema alla vocalità applicata alla lingua inglese, la musica tende alla tonalità e l’insieme strumentale è minimo (fig. 4).

JPEG - 31.4 Kb
Alban Berg
JPEG - 46.2 Kb
Igor Stravinsky
JPEG - 59.4 Kb
Modest Mussorgsky

Queste caratteristiche rimarranno costanti nella sua opera. Insieme con altri intellettuali fonda il festival di musica di Aldeburgh.

Marxista, antifascista convinto, legge Freud e si interessa alla psicoanalisi, cosa che contribuirà non poco alla descrizione psicologica dei suoi personaggi e alle loro motivazioni più intime.

Scrive per il teatro Il ratto di Lucrezia (1946), la rielaborazione dell’Opera dei mendicanti scritta da John Gay, Albert Herring (1947), e i capolavori Billy Budd (1951) da Melville (fig. 5) e, nel 1954, Giro di vite dalla novella celeberrima di Henry James dove il ruolo di Miles fu creato per David Hemmings, bambino dodicenne di cui si era innamorato. Il racconto col suo finale tragico e con la sua doppia possibile interpretazione si accorda perfettamente alla sensibilità del musicista per il quale la realtà può essere interpretata in modi diversi.

JPEG - 25.9 Kb
WAR REQUIEM

Pacifista, nel 1961 scrive il War Requiem, (fig. 6) Requiem di Guerra, e nel 1973 Death in Venice da Thomas Mann che racconta la perdizione di un artista attratto da un giovinetto. Nominato Barone di Aldeburgh da Elisabetta II, morì per un attacco cardiaco ad Aldeburgh il 4 dicembre 1976. Britten fu un compositore la cui arte e esperienza di vita ha profondamente influito sui compositori successivi aprendo la via alla musica contemporanea.