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Quel che resta dei cattolici (Feltrinelli, Milano, 2012)

INCHIESTA SULLA CRISI DELLA CHIESA IN ITALIA E LA PRESENZA DI NUOVI GRUPPI CATTOLICI

Il sociologo Marco Marzano ha svolto un interessante studio sulla crisi della Chiesa cattolica in Italia, riportato nel libro riportato nell’occhiello
venerdì 1 febbraio 2013 di Carlo Vallauri

Argomenti: Religione
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Risalendo agli scenari della cultura religiosa dagli scritti di Weber e di Troeltsch, l’autore si sofferma dettagliatamente sul processo di progredente distacco dei cattolici dal legame diretto nella vita della parrocchia sulla base di inchieste che egli ha svolto in una serie di passaggi nella vita stessa delle strutture ecclesiastiche. Quindi vengono riportati colloqui con esponenti del mondo ecclesiastico e dati riguardanti la frequenza dei sacramenti (in costante discesa in Italia negli ultimi decenni), a cominciare dai matrimoni religiosi e della partecipazione ai riti maggiori.

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Marco Marzano

Particolari interessanti sono così offerti al lettore non attraverso freddi dati statistici, bensì utilizzando quanto appreso mediante l’analisi di una serie di presenze nel cuore degli organismi del cattolicesimo organizzato come partecipazione al catechismo, educazione alla fede, vita delle parrocchie nella loro molteplicità ininterrotta, ma segnata – secondo l’autore – da crescenti “abbandoni”.

La specificità di maggior interesse viene però dall’inchiesta diretta effettuata nei movimenti conosciuti al di là delle “trincee della fede”. Se una volta fondamentale era il ruolo dei parroci (oltre 22 mila sono attualmente le parrocchie in Italia), con le varie gradazioni nelle quali si è sviluppato l’impegno sociale, si è assistito ad un fenomeno complesso che ha visto una crescente diffusione di singoli organismi di pratica religiosa non più volta alla religione cattolica vista nel suo insieme, ma piuttosto nei cosiddetti “piccoli porti sicuri”: un mondo di sette nelle quali i cattolici, comunicano, operano, discutono, partecipano ai fermenti e alle novità del mondo di oggi.

Ebbene sono appunto queste linee di formazione ed attività a caratterizzare oggi la Chiesa, e Marzano ne descrive, con inchieste svolte sul campo, caratteri, aspetti, sentimenti, piani. Ne emerge una serie di opere concrete alla base dell’universo cattolico. L’esperienza fornisce oggi dati precisi che vengono via via raccolti e riferiti quali testimonianze di processi di cambiamenti in corso. Energie singolari tuttora presenti nella società italiana, per questo si assiste ad una continua destituzionalizzazione rispetto alle strutture del passato.

Dai matrimoni ai funerali si assiste ad una declinante presenza che è però d’altro lato sostituita da una operatività che va ben oltre la missione clericale perché in luogo delle precedenti istituzioni ed abitudini prevalgono momenti di partecipazione nella vita sociale. Non senza più bisogno tanto necessario dei riti, perché sono i singoli cattolici che testimoniano con la loro presenza nei “movimenti” la loro volontà di partecipazione in forme e con sensibilità di tipo nuovo. Ecco allora che, nelle nuove dimensioni, i laici assumono un ruolo primario. Così, vista dal basso, la Chiesa rivela sempre più i caratteri assunti mediante i gruppi, dai focolarini ai ciellini (Comunione e Liberazione), e in particolare neocatecumenali, ai quali è dedicata la seconda parte del libro.

Così il lettore assiste alla presentazione di una sorta di “spiritualità” Mcdonaldizzata – così almeno descritta da Marzano – in un “cammino” che rivendica la sua intensità religiosa: sono questi i caratteri che sarebbero oggi prevalenti secondo quanto sostenuto nel libro, ricco peraltro di molte informazioni al riguardo, e sono quindi i “fuoriusciti” dall’organizzazione tradizionale, sulla base delle ricerche di Marzano – ad aver assunto un ruolo preminente. L’autenticità cattolica non smentita cerca di superare la “civiltà parrocchiale” per agire in una sorta di “nuovo cattolicesimo”, fondato antropologicamente su una moderna tipologia di evangelizzazione attraverso impegni, di cui il segno catecumenale risulta così un aspetto primario, superando il semplice ambito della chiesa territoriale, come d’altronde – si afferma nel libro – già rilevato dall’allora cardinale Ratzinger al Congresso mondiale dei movimenti ecclesiali del 1990.

A nostro avviso, la rilevazione trasparente dall’indagine di Marzano indica però un aspetto inquietante, vale a dire una specie di “natura totalizzante” che verrebbe a stabilirsi nel rapporto innovativo tra fedele e setta. L’identità neo-catecumenale quale nuova caratterizzazione implicante l’esclusione di indulgenze e la rottura di una autenticità di spirito con la formazione invece di una costellazione eterogenea di organizzazioni. Tali fattori sembrano – a nostro avviso – spingere allora verso situazioni che, almeno secondo quanto riferisce Marzano, rischiano di perdere in fraterna religiosità. È questa la “verità” che egli ha voluto denunciare con questo libro?

 

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