Geppi Di Stasio, autore, regista,attore di grande talento, nell’ultima commedia “Capriccio suite” in scena al Teatro delle Muse, ci propone, come al solito, una situazione reale, vera, comune a molti di noi e, su questa base, sviluppa un’analisi profonda dei sentimenti, dei contrasti, dei problemi esistenziali in cui è fatale ritrovarsi. Il tutto in chiave comica, piacevole, divertente e, proprio per questo, più efficace. Il tema della memoria ritorna sempre incalzante. Questa volta riguarda “Il Capriccio” un luogo, ove, negli anni ’70-’80, i giovani si recavano con le proprie ragazze, per trascorrere qualche ora tranquilla, in macchina alle falde del Vesuvio.
Nella commedia, “Il Capriccio” diventa un albergo a ore, in cui si ritrova una coppia originale proveniente da Roma.
Il ricordo del recente passato, indissolubilmente legato alla giovinezza, condiziona spesso la vita dell’autore che in una “trilogia sulla mamma”,vuole anche descrivere l’allontanamento ideale dalla figura materna e il raggiungimento di una maturità, spesso sofferta. La commedia segna anche il ritorno sulle scene, dopo un breve periodo di assenza, della bravissima Wanda Pirol, più vivace, frizzante e simpatica che mai, assieme a Roberta Sanzò e al poliedrico Di Stasio. Oltre al tema del rapporto madre-figlio, l’autore sottolinea anche quello dell’amore per il Teatro che per Di Stasio rappresenta una difesa estrema contro la strumentalizzazione e l’indifferenza piuttosto diffusa.
In scena fino al 12 Marzo.